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giovedì 7 gennaio 2010

Storia del Santuario di Santamaria di Leuca

Il Santuario di Santamaria di Leuca ha una storia lunghissima che affonda le sue radici quando questa località era destinata al culto della dea Minerva, di cui rimane traccia proprio all'interno del santuario, dove è conservata un ara votiva dedicata alla dea, sulla quale vi è incisa un iscrizione in latino ed una in italiano che raccomandano al cristiano di deporre qui l'obolo alla Madonna dove un tempo i pagani deponevano i sacrifici alla loro dea.

Sulla storia del santuario e sulla sua nascita purtroppo non esistono documenti, probabilmente perchè andati persi in seguito alle tante distruzioni che il tempio cristiano ha subito.

Sicuramente qui fu una delle tappe del viaggio apostolico di San Pietro in Italia, e ciò è suffragato da tutta una serie di testimonianze scritte da antichi autori e dalla presenza di alcune lapidi, come quella che si trova davanti alla porta centrale che ricorda come il tempio dedicato a Minerva fosse stato dedicato alla Madonna proprio dall'apostolo Pietro, nel 43 Dopo Cristo.

La chiesa sarà distrutta una prima volta durante il regno dell'imperatore Diocleziano, che aveva ordinato la demolizione di tutte le chiese cristiane dell'impero. Ricostruita ne 343, e benedetta dal papa Giulio I°, come testimonia una lapide con iscrizione in latino presente sulla porta centrale, la chiesa non passerà indenne dalle incursioni dei turchi e dei saraceni che la distruggeranno per almeno altre 5 volte. Per altrettante volte il santuario sarà ricostruito sullo stesso perimetro del precedente.

La chiesa venne ricostruita dalla potente famiglia feudale dei Del Balzo nel 1507, ma ancora un'incursione di pirati algerini, nel 1689 ne provocò un ulteriore distruzione, e la perdita definitiva sia della campana che della statua della madonna. Intorno alla metà del settecento infine la chiesa sarà dotata di alte mura fortificate a scopo difensivo.

domenica 21 settembre 2008

Leuca ed il Santuario

La Basilica de Finibus Terrae della Marina di Leuca.
Si trova sul promontorio di Punta Meliso nelle vicinanze del Faro e fu edificata probabilmente sui resti di un antico tempio pagano dedicato alla dea Minerva. La struttura che vediamo oggi risale al 700 ed è il frutto di molte ricostruzioni dovute ad avversità ed incursioni.

Secondo la leggenda la cristianizzazione del santuario fu sancito dal passaggio di San Pietro e l'iscrizione all'interno ne è la testimonianza. Luogo di pellegrinaggio, da secoli punto di riferimento e per i cristiani l'anticamera del Paradiso. Nel piazzale antistante si erge la colonna con la madonna e la famosa Croce Petrina (corce antichissima costituita da due chiodi incrociati).

domenica 5 agosto 2007

Il Papa a Leuca nel 2008?


Il Papa a Leuca nel 2008? Papa Benedetto XVI verrà in visita a Santa Maria di Leuca nel 2008? L’interrogativo è d’obbligo, al momento non c’è alcuna certezza. In questa direzione però si sta lavorando da diversi mesi e l’ottimismo è tanto. A riaccendere le speranze di un sogno da sempre atteso della popolazione del Capo di Leuca la visita “ad limina” del nostro Vescovo, Mons. Vito De Grisantis al Santo Padre. Una visita programmata che si ripete ogni cinque anni e consente al Santo Padre di conoscere la situazione delle Diocesi, dall’aspetto spirituale a quello sociale.L’incontro con Benedetto XVI è al centro di una lettera pastorale scritta da Mons. Vito De Grisantis distribuita nei mesi scorsi nelle Parrocchie della Diocesi. Nel pieghevole a tre ante, che ha come titolo “Ho parlato con Pietro” il nostro Vescovo illustra i quindici minuti di colloquio personale. Un incontro che Mons. De Grisantis definisce “Cordiale, semplice, durante il quale il Santo Padre si è mostrato attento e interessato”. Dal Santuario di Leuca Mons. De Grisantis ne ha parlato quasi subito. “Gli ho illustrato - si legge nella lettera pastorale - la storia del Santuario e la grande affluenza di pellegrini provenienti non solo dalle varie parti d’ Italia ma anche dall’ Europa e dai paesi oltreoceano. E’ rimasto ammirato. Gli ho rivolto ancora una volta l’invito a visitare il Santuario e non mi è sembrato contrario, anzi ha riacceso nel mio cuore la speranza che un giorno questo sogno si potrà realizzare”. L’incontro poi con Benedetto XVI è proseguito affrontando i problemi della Diocesi.Dalla visita di Mons. De Grisantis al Santo Padre sono passati alcuni mesi e dalle parole si sta piano piano passando fatti. Una copiosa documentazione sul Santuario di Leuca è stata inviata alla Santa Sede e dal Vaticano, per quel che se ne sa, giungono segnali positivi e incoraggianti. Probabilmente il Papa nel 2008 sarà in Puglia e in quel contesto si cercherà di inserire il Santuario di Leuca nell’itinerario del Santo Padre.Ora c’è un maggior ottimismo che è di buon auspicio. Probabilmente Benedetto XVI conosce già Leuca e il suo Santuario, può essere stata tappa di uno dei suoi tanti viaggi, quando era Cardinale o semplice Sacerdote. Per la sua collocazione geografica, ai confini della terra, o al centro del mondo, porta verso l’oriente e l’occidente, per la sua storia millenaria, il Santuario di Leuca è da sempre meta di migliaia di pellegrini, devoti e religiosi.A rilasciare per primo la notizia di una possibile visita del Santo Padre a Leuca è stato il periodico bimestrale “Verso l’Avvenire” edito dalla Basilica di Leuca e che in questi giorni sta raggiungendo tutti i suoi abbonati sparsi nel mondo. Nell’articolo Padre Corrado Morciano conclude: “Noi tutti aspettiamo il Papa a Leuca per lodare e ringraziare insieme la nostra cara mamma de Finibus Terrae”.
Fonte: Paese Nostro

Fuoco - Vicino al Santuario di Santa Maria di Leuca

Sono l’incubo dell’estate, i piromani. Veri e propri criminali. Agiscono per interessi legati all’edilizia, in altri casi semplicemente per l’ebbrezza di scatenare un putiferio. Ieri un vasto incendio nei pressi di Torre Chianca, marina di Lecce, ha divorato quattro ettari di bassa macchia. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno accertato segni inequivocabili, che fanno pensare alla natura dolosa del rogo. Ma come quasi sempre accade, è difficile prenderli, i responsabili: sfuggono come bisce in mezzo ai campi e ai boschi che devastano. Oggi, però, a Castrignano del Capo, verso Leuca, i carabinieri della stazione locale, coordinati dalla compagnia di Tricase, dopo una serie di indagini piuttosto articolate, sono riusciti ad accertare l’identità di un presunto piromane. Non è stato colto in flagranza di reato, e per questo, al momento se l’è cavata con una denuncia a piede libero. Si tratta di un 41enne nullafacente di Galatina. R.P. le sue iniziali. L’uomo, il 7 luglio scorso, avrebbe appiccato il fuoco prima nella pineta che sorge davanti al santuario di Santa Maria di Leuca, meta particolarmente ambita di turisti e fedeli; in un secondo momento, avrebbe poi date alle fiamme le sterpaglie presenti ai bordi della strada che conduce ad un albergo che sorge alla periferia della marina. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco impedì nell’occasione che le fiamme riuscissero a raggiungere la pineta, provocando danni anche alle sculture in bronzo raffiguranti le soste della Via Crucis, di proprietà del santuario. I carabinieri si sono poi mossi alla ricerca di un possibile responsabile, individuato da alcuni testimoni oculari. Ed è stata proprio grazie alla preziosa collaborazione di questi cittadini che i militari sono riusciti ad identificare l’uomo di Galatina.

Fonte: Lecceprima

lunedì 9 luglio 2007

Il Santuario di Santa Maria di Leuca

Il Santuario di Santa Maria di Leuca sorge probabilmente sui resti di un antico tempio pagano dedicato alla Dea Minerva.
Come vuole la tradizione e come testimonia una lapide all'interno, nel 43 D.C. Avvenne il passaggio dal paganesimo al cristianesimo, in seguito alla sosta che fece in questo luogo l'Apostolo
Pietro in viaggio dall'Oriente verso Roma. I fatti probabilmente accaduti, si sono tramandati e arricchiti da generazione in generazione diventando leggende e parti integranti della vita di Santa Maria di Leua: tra le tante tradizioni, la visita alla Madonna di Leuca, porta del Paradiso, almeno una volta nella vita.
Nel corso della sua vita il santuario di Leuca è stato più volte distrutto e poi ricostruito. La forma attuale ricorda una costruzione fortificata nonostante le modifiche e gli adattamenti degli ultimi secoli.
Particolarmente cruenta fu l'invasione del 1624 quando la chiesa fu distrutta ed incendiata... dalle ceneri si salvò un solo lembo della tela raffigurante la Madonna con il Bambino, oggi custodito nel Santuario.
Oggi, come un tempo , il Santuario divenuto Basilica, è la meta di pellegrini di tutto il mondo.
Il Santuario de FINIBUS TERRAE per i romani posto ai confini del mondo conosciuto agli antipodi con l'altro santuario situato sulla costa della Normandia.
La bellissima piazza antistante il Santuario cattura una luce ed uno spazio grandissimo, al centro una colonna con sulla sommità la statua della Madonna.