Sono l’incubo dell’estate, i piromani. Veri e propri criminali. Agiscono per interessi legati all’edilizia, in altri casi semplicemente per l’ebbrezza di scatenare un putiferio. Ieri un vasto incendio nei pressi di Torre Chianca, marina di Lecce, ha divorato quattro ettari di bassa macchia. I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno accertato segni inequivocabili, che fanno pensare alla natura dolosa del rogo. Ma come quasi sempre accade, è difficile prenderli, i responsabili: sfuggono come bisce in mezzo ai campi e ai boschi che devastano. Oggi, però, a Castrignano del Capo, verso Leuca, i carabinieri della stazione locale, coordinati dalla compagnia di Tricase, dopo una serie di indagini piuttosto articolate, sono riusciti ad accertare l’identità di un presunto piromane. Non è stato colto in flagranza di reato, e per questo, al momento se l’è cavata con una denuncia a piede libero. Si tratta di un 41enne nullafacente di Galatina. R.P. le sue iniziali. L’uomo, il 7 luglio scorso, avrebbe appiccato il fuoco prima nella pineta che sorge davanti al santuario di Santa Maria di Leuca, meta particolarmente ambita di turisti e fedeli; in un secondo momento, avrebbe poi date alle fiamme le sterpaglie presenti ai bordi della strada che conduce ad un albergo che sorge alla periferia della marina. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco impedì nell’occasione che le fiamme riuscissero a raggiungere la pineta, provocando danni anche alle sculture in bronzo raffiguranti le soste della Via Crucis, di proprietà del santuario. I carabinieri si sono poi mossi alla ricerca di un possibile responsabile, individuato da alcuni testimoni oculari. Ed è stata proprio grazie alla preziosa collaborazione di questi cittadini che i militari sono riusciti ad identificare l’uomo di Galatina.
Fonte: Lecceprima
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