E' proprio dalla distruzione di Vereto che nasceranno nell'area del basso Salento una serie di nuovi paesi, tra i quali per esempio Barbarano del Capo, in cui andranno a stanziarsi gli abitanti sfuggiti alla distruzione.
Oggi resta ben poco dell'antica attività portuale della cittadina, ma quel poco è sufficiente a testimoniare dell'antico splendore e potenza di questo piccolo borgo, sia durante l'epoca dei Messapi che durante la dominazione romana.
In particolare lo scalone fatto di pietre tufacee squadrate che dalla collina scende verso il porticciolo, e poi, nel basso fondale intorno alla baia, una moltitudine di reperti di epoche remote, come frammenti di anfore, cocci, vasellame, i tipici contenitori per le merci nelle antiche attività marittime e commerciali, risalenti al periodo romano.
Il porticciolo è ricavato in una graziosa insenatura naturale, che è anche una delle mete preferite dai bagnanti che vi si recano perchè le acque sono splendide e pulite, e la scogliera bassa permette un facile accesso in acqua. E' anche il punto di partenza per escursioni in barca per ammirare le bellezze di questo tratto di costa.
Il paesino è molto piccolo, e conserva poco del suo antico passato, persino la torre che sovrastava un tempo la costa oggi è praticamente scomparsa, distrutta dai turchi. A poco più di un chilometro si trova una graziosa spiaggetta, Felloniche.
vedi anche: Marina di San Gregorio a pochi minuti da Santa Maria di leuca
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