domenica 30 settembre 2007

Speleosub nel Capo di Leuca

La Commissione speleosub del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico, organizza nel Salento lo stage di studio e perfezionamento per tecnici e speleosub. A Portoselvaggio e al Capo di Leuca.


Lo Stage di Studio e Perfezionamento Tecnico prevede che i Tecnici Speleosub del C.N.S.A.S. affinino e codifichino le tecniche di trasporto di una barella con infortunato attraverso ambienti ipogei sommersi. Nelle varie esercitazione nazionali, infatti, e nei numerosi interventi di soccorso ettuati dai Tecnici Speleosub, sono più volte emerse numerose difficoltà nel trasporto di barelle, dovute a:1) Scarsa visibilità nell’ipogeo (sedimenti o fanghi in sospensione, miscelamento di acque di densità e temperature diverse, ecc.).2) Difficoltà di comunicazione tra i Tecnici addetti al trasposto della barella (malfunzionamento dei comunicatori subacquei, abbagliamento reciproco dovuto a lampade troppo potenti, ecc.). 3) Difficoltà nello stendere in maniera ottimale la sagola-guida nel sifone.4) Difficoltà a stabilizzare la barella e trovare il giusto assetto in acqua.5) Difficoltà a comunicare col ferito ed eseguire monitoraggio medico.6) Difficoltà del ferito nel respirare dalla maschera granfacciale. Nel corso dello Stage, pertanto, verranno studiate in modo sistematico, tutte le problematiche relative al trasporto speleosubacqueo di un infortunato in barella e verranno individuate e codificate le soluzioni più valide per ogni possibile situazione, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista medico (fisio-patologico).Per questi motivi, l’Assemblea dei Tecnici della Commissione Speleosub del C.N.S.A.S., con l’approvazione dell’Esecutivo Nazionale, e la compartecipazione della Provincia di Lecce, Assessorato alla Protezione Civile, ha deciso di realizzare uno stage di alcuni giorni, interamente dedicato allo studio ed alla codificazione delle tecniche di trasporto speleosubacqueo di una barella con ferito. A tal fine, sono state scelte due grotte sottomarine del Basso Salento (Lecce), che per le loro caratteristiche morfologiche consentiranno di:· avere lunghe percorrenze subacquee in ambienti con buone caratteristiche tecniche ma che, allo stesso tempo, consentano assoluta sicurezza per gli operatori;· effettuare riprese subacquee in diretta ed in differita, per uno studio successivo “a tavolino” delle manovre effettuate;

· avere la possibilità di alternativa, in caso di mare mosso.

Le cavità scelte sono la Grotta Piccola del Ciolo (Gagliano del Capo, costa adriatica), lunga circa 120 metri, e la Grotta delle Corvine (Nardò, costa ionica), grande caverna con ampie bolle d’aria.

Le grotte sommerse del Salento, inoltre, sono famose per la loro suggestiva bellezza e ricchezza di fauna, in alcuni casi di estrema rarità. Ciò le rende una grossa attrattiva per numerosi sub, che si avventurano nel loro interno.
Nel corso dello Stage verranno, tra le altre, testate attrezzature come:· le nuove lampade subacquee a luce verde, studiate per acque fangose;· telecamere a circuito chiuso, che consentiranno di seguire su monitor (non solo agli “addetti ai lavori” ma anche a giornalisti ed osservatori autorizzati) le manovre in tempo reale;· scooter subacquei;· comunicatori subacquei;· verranno impiegati apparecchi a circuito chiuso “Rebreather”, entrati recentemente nelle dotazioni della Commissione Speleosub, grazie ad un progetto speciale interamente finanziato dal C.N.S.A.S..

Prenderanno parte attiva allo stage Tecnici Speleosub altamente specializzati provenienti da tutta Italia e medici del CNSAS.
La logistica ed il supporto tecnico a terra verranno garantiti dai Volontari Speleo del Servizio Regionale Pugliese. PROGRAMMA DI MASSIMA 26/09/07: In serata: Arrivo dei partecipanti a S.Maria di Leuca e sistemazione in albergo. Cena. 27/09/07: Ore 8,00: Inizio attività speleosubacquee alla Grotta del Ciolo. Ore 13,00: Pausa lavori, con colazione al sacco. Ore 14,00: Ripresa attività in grotta. Ore 17,00: Fine attività subacquee e rientro in albergo. Ore 20,00: Cena. Ore 21,00: Studio dei filmati realizzati nel corso della giornata.

Fonte: terra di mare

venerdì 14 settembre 2007

V-Day 8 Settembre 2007 lecce - Foto

V-Day 8 Settembre 2007 lecce - Foto

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Grande evento a Lecce, speriamo che i nostri "dipendenti" come li chiama Beppe Grillo capiscono che i cittadini sono stanchi stanchi stanchi...

giovedì 6 settembre 2007

V-Day 8 Settembre 2007 lecce

Sabato ci sarà l'ormai famosissimo V-Day, a Lecce la raccolta firme, io ci sarò.



L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.
Beppe Grillo


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martedì 4 settembre 2007

FIAMME A SANTA MARIA DI LEUCA

Ancora un inferno di fiamme, ancora boschi in fumo, e questa volta in una delle zone più suggestive e cariche di significati storici e religiosi del Salento: la parte alta di Santa Maria di Leuca, proprio nei pressi del Santuario. Ancora lì, come già successo il 7 luglio scorso. In quel caso fu certa la mano di un piromane: lo videro alcuni turisti, i carabinieri della compagnia di Tricase quindi riuscirono ad identificarlo e a denunciarlo a distanza di circa un mese. E che anche in questo caso vi sia la mano di un piromane, è più che un sospetto. Il particolare caldo di questi giorni accompagnato dal vento di tramontana sono condizioni ideali, per un piromane, per compiere il suo delitto. D’altro canto, è risaputo come incendi per cause fortuite siano una vera rarità.

Quantificare quanti ettari di sottobosco siano andati in fumo, al momento, è difficile: si parla di almeno 4 ettari, in una zona dove sono presenti pini, bassa macchia ed altra vegetazione dei climi mediterranei. E la fortuna, secondo gli operatori, che hanno lavorato per diverse ore prima di riuscire ad avere ragione delle fiamme, è proprio quella che l’incendio non ha attecchito le chiome degli alberi, come accaduto nel drammatico precedente delle Cesine. Sul posto si sono spostate decine di mezzi e autobotti di vigili del fuoco, provenienti anche da Lecce, del corpo forestale, che ora sta valutando l’estensione dell’area colpita dalle fiamme con il Gps, e della protezione civile. E sebbene il grosso delle fiamme sia stato spento dopo quattro ore d’intervento (l’incendio è divampato intorno alle 16) alcuni veicoli dei diversi corpi sono ancora sul posto per tenere a bada gli ultimi focolai, che rischierebbero altrimenti di innescare un ulteriore rogo se alimentati dal vento. Si calcola che le fiamme dovrebbero essere definitivamente estinte intorno alle 22-23 di questa sera.

Questo di Santa Maria di Leuca è solo l’ennesimo episodio di una serie infinita, che hanno funestato l’estate di tutta la Puglia. Peschici, con le sue morti, è stato il momento più drammatico e nei giorni scorsi il rogo che ha colpito il parco naturale di Torre Guaceto, sul litorale brindisino, si è rivelato devastante. Nel leccese, i più intensi sono stati quelli dell’oasi delle Cesine e sulla litoranea San Foca-San Cataldo.

lunedì 3 settembre 2007

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